martedì 20 maggio 2014

Recensione: Il pozzo delle apparizioni, di Michael M Prosperi

Titolo: Il pozzo delle apparizioni
Autore: Michael M. Prosperi
Editore: Narcissus
Pagine: 363
Prezzo: 5.49 euro

La trama: Dalla penna dell’autore affiora una serie di racconti dai toni cupi e dalle atmosfere dark, intrisi di misteri e arcani, che toccano le più svariate tematiche dell’ignoto. I protagonisti si ritrovano a doversi confrontare con i sentimenti bui e spaventosi dell’animo umano: la paura, il terrore, lo sgomento ma anche il coraggio. Trasportati di epoca in epoca, in queste pagine ci si imbatte in delle favole, che, come le più classiche del genere, nascondono spesso una morale. Il Pozzo delle Apparizioni è frutto di una forte immaginazione visionaria che, con uno stile semplice ma ricercato, dà letteralmente vita ai differenti e ben caratterizzati personaggi. Inevitabile farsi coinvolgere queste storie affascinanti e stimolanti.

La recensione: Ho concluso ieri in serata la lettura di questo libro, di questa raccolta di racconti. Il pozzo delle apparizioni è una commistione dei più disparati argomenti, che vanno dalla fiaba, al racconto di paura, al genere adolescenziale. Ce n'è per tutti gusti insomma. Una trama invitante spinge il lettore ad avvicinarsi a questa silloge di racconti di un autore emergente.

Essendo un genere che abbraccia personaggi, epoche e temi differenti non siamo in grado di trovare un preciso filo conduttore che lega i racconti, a parte che molti dei personaggi protagonisti dei racconti hanno a che fare con la scrittura e la religione, cosa che fa pensare che molti di questi siano autobiografici.
Nonostante si allude ad atmosfere dai toni cupi e dark spesso il lettore si trova invece di fronte a favole della buonanotte a cui sembra mancare un degno finale. Le storie dopo essere introdotte sembrano accelerare fino ad arrivare nel giro di pochissime righe ad una conclusione che lascia sbalorditi., quasi sempre con una frase finale a mo' di morale.

I racconti con più ambio respiro, che esulano dalla sfera favolesca degli altri, hanno modo di articolare meglio la storia di cui trattano. Due in particolare.
Il primo tratta di un viaggio, un viaggio di un ragazzo che decide di recarsi a Lourdes, nota località religiosa. Al di là che ci si possa sentire o no coinvolti dall'argomento religioso, più volte all'interno del racconto ho avuto come la sensazione di non leggere più un racconto, qualcosa quindi che abbia una storia con dei personaggi che agiscono, ma un breve riassunto dell'apparizione della Madonna. Durante il viaggio del protagonista infatti, che visita i vari luoghi di culto, abbiamo un elenco preciso delle cose che vede, che fa (perfino il numero delle foto che scatta) e veniamo messi a parte della storia, quasi dettagliata dell'apparizione di Maria a Bernadette con tanto di date, al punto che non sappiamo più dove l'autore voglia andare a parare. Chi non è avvezzo alla religione può trovare forse il racconto noioso, chi invece insegue un significato resta basito di fronte al finale, che si riduce in un invito alla preghiera e alla devozione.
Il secondo racconto lungo è una storia d'amore. Due ragazzi coetanei che inizialmente sanno poco l'una dell'altro finiscono per conoscersi e innamorarsi e fare le prime esperienze assieme. Tralasciando il fatto che forse "passera" non è certo la parola più elegante per identificare l'attributo sessuale femminile, c'è da chiedersi se era necessario un così lungo racconto dedicato al carnevale in stile medioevo (corredato da nomi dei vari giochi e dei premi) a cui i due innamorati partecipano vincendo il titolo di Re e Regina. Un racconto questo che ha ben poco di cupo e di dark come dice la trama del libro, con un finale così aperto che non si riesce a intuire quale sia la verità...

Molti dei racconti presenti in questa silloge promettono bene. Abbiamo a che fare con mostri giganteschi, demoni che sbranano la gente attraverso i quadri per tornare in vita, sogni premonitori e inquietanti viaggi nella psiche umana...ma abbiamo spesso un finale che giunge troppo presto e che lascia un po' l'amaro in bocca per non aver avuto qualche dettaglio in più per capire a pieno il senso del racconto.
Buone, buonissime le idee, ma uno sviluppo forse troppo stringato che necessitava di più spazio non permette al lettore di godere a pieno e non venir suggestionato a dovere dalle parole e dalle situazioni narrate. Peccato.

Un appunto, che probabilmente non dipende dall'autore e dal suo stile di scrittura, è che la versione ebook che ho letto anche io presenta una quantità enorme di refusi ed errori grammaticali davvero imbarazzanti. Speriamo quindi in una riedizione o una correzione quanto prima, fosse anche solo per la spesa del libro...

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