mercoledì 16 marzo 2016

Il tempo senza ore, di Luca Favaro

Titolo: Il tempo senza ore
Autore: Luca Favaro
Editore: Nulladie
Pagine: 228
Link per l'acquisto QUI

La trama: Marco Galeotto, alla soglia dei cinquant'anni, è un apprezzato maestro di musica e brillante direttore di coro. La sua carriera è all'apice, fino al giorno in cui strane e indecifrabili amnesie cominciano a turbare la sua quotidianità. Una storia struggente, sulla malattia, sul caos che determina non solo in chi ne è affetto, ma altresì in coloro che devono sobbarcarsi l'onere dell'assistenza, spesso abbandonati a se stessi, tanto dai parenti quanto dalle Istituzioni. Una storia d'amore, inteso non soltanto come passione, ma soprattutto come sacrificio e devozione, valori oggi grandemente dimenticati. Un romanzo che s'incide sottopelle, ricordandoci quant'è labile la linea che divide sanità e malattia, invitandoci dunque a godere appieno del tempo che ci è concesso.


La recensione

Com'è facile immaginare dalla trama questo non è un libro facile. Non è un libro per tutti, ma tutti dovrebbero comunque leggerlo. O avere il coraggio almeno di provarci.

Quello che abbiamo di fronte è un libro che narra la storia di Marco, un famoso direttore di coro, che sogna di scalare le vette della musica. La sua vita scorre tranquilla, ha una famiglia un po' particolare e una valanga di colleghi e amici coristi che gli vogliono un grande bene. Ha vissuto una travolgente storia d'amore con una ragazza di nome Margot ma per motivi legati al lavoro e alla lontananza tutto di arena.
Poi qualcosa cambia. Marco inizia a dimenticarsi piccole cose come appuntamenti e giorni della settimana. Lui non ci fa caso incolpando lo stess lavorativo. Decide comunque di andare a farsi visitare. Beh...quello che gli viene detto è che ha un principio di Alzheimer che andrà piano piano peggiorando. Nel frattempo però Margot si rifà viva mostrando un interesse non indifferente nei suoi confronti. E' decisa a passare la vita insieme a lui nonostante tutto...

Come il lettore viene a conoscenza di questo è come se salisse su un ottovolante. Una corsa pericolosa che sa dove lo porterà. Si crea una frattura tra tutto quello che è stato e quello che ancora deve venire.
Assistiamo al lento declino di una persona verso l'abisso, una persona che avrebbe voluto vivere in maniera totalmente diversa, o anche semplicemente vivere. Gli avvenimenti che si susseguono aut ritmo vorticoso sono pedate dello stomaco di tutti quanti. Durante la lettura mi sono trovato spesso pensare a che cosa succederebbe se venisse diagnosticata a me l'Alzheimer. Immediatamente vengo preso dal senso di abbandono, dal senso della perdita. Iniziare a scordarsi una vita intera per colpa di una malattia che giorno dopo giorno ti divora senza darti scampo e per la quale non esiste una cura.
Una malattia bastarda che ti toglie tutto, che ti porta non riconoscere più la persona che ami, ad uscire di casa in mutande e rischiare di morire, che ti porta a spaccare tutto di fronte alle persone a cui vuoi bene senza poi che tu te ne ricordi.

Il libro di Favaro è uno specchio, un monito. Racconta in maniera semplice e diretta lo spietato declino di un uomo e delle persone che gli stanno vicino. Non ci sono dottori o medicine che ti possano salvarlo, l'unica cosa che in casi come questo conta davvero è l'amore. L'amore è l'unica cosa su cui si deve far leva per giungere alla fine. L'amore e il ricordo della persona che era, a prescindere da cosa sia adesso e che cosa possa dirci di brutto.
E' brutto e angosciante trovarsi ad affrontare qualcosa di simile, ma l'avere fiducia aiuta, è questo il messaggio che l'autore del libro vuol far passare. Avere vicino le persone che ci vogliono bene.

Il mio giudizio: Come già detto sarebbe bello che questo libro fosse letto da più persone possibili. Non ci sono dubbi che c'è molto da imparare da queste pagine. Questa è una storia che insegna tanto, molto, proprio perché parla di qualcosa che noi tutti conosciamo e che purtroppo fa parte della nostra vita. Conoscere il nemico aiuta ad affrontarlo in modo più consapevole, ad essere preparati al peggio, sapere quello a cui andiamo incontro.
Un'opera molto ben scritta, che colpisce in tutti i sensi. Consigliassimo.

Nessun commento:

Posta un commento