lunedì 21 marzo 2016

Rosa meccanica, di Giulia Anna Gallo // Terzo volume della serie Once upon a steam

Titolo: Rosa meccanica
Serie: Once upon a steam  #3
Autore: Giulia Anna Gallo
Editore: Dunwich edizioni
Pagine: 78
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La trama: In una terra da favola in cui Bene e Male paiono poli opposti privi di sfumature intermedie, Bestia è sempre stato etichettato al primo sguardo come Cattivo, in parte per via delle sue origini e in parte per via dell’aspetto rozzo e minaccioso. Nessuno considera l’ipotesi che possa decidere di assecondare il suo lato umano e non c’è modo che la brava gente di Steamwood lo tratti come qualcosa di diverso da un mostro. L’unica capace di vedere oltre le apparenze e giudicarlo in base alle sue azioni sembra essere la giovane Bella, la prima fanciulla ad avvicinarglisi senza riserve e a fargli accelerare i battiti del cuore. Peccato che per redimersi agli occhi del mondo non abbia altra scelta se non tradirla.



La recensione

Eccomi di nuovo qui per recensire questo nuovo episodio dedicato alla serie Once upon a stem, un mondo di favola tutto particolare, popolato da personaggi vecchi e nuovi, dalle atmosfere steampunk e dove tutto è fumo e ingranaggi.
A questo giro la fiaba classica a cui si ispira il racconto di Giulia Anna Gallo è quella del La bella e la Bestia: Rosa meccanica.

Darkwood. Un piccolo paese è alle prese con uno spietato drago che abita l'antico castello e che costringe le povere genti a rendergli ogni tipo di favore. Numerosi sono stati i tentativi di annientarlo ma lui è sempre tornato più forte di prima esigendo sempre di più. L'ultima speranza per il popolo ormai in ginocchio sembra essere un gruppo di rinnegati, rifiuti della società, ladri e assassini, persone disposte a tutto pur di arricchirsi.
Per affrontare il drago e liberare dall'oppressione il paese (e ovviante riuscire a portar via quanto più oro c'è a disposizione) è farsi aiutare da Bella, una fanciulla che vive nella sua dimora. Lei conosce il castello, lei conosce come si aprono le porte, lei ha voglia di evadere da quella prigionia.
Bella è segretamente legata a quel castello per un oscuro incantesimo che non le perdette di avere la libertà prima di aver compiuto diciotto anni. Vi è infatti una teca con all'interno una rosa meccanica dai sottilissimi petali argentati che scandisce il tempo di permanenza di Bella all'interno del castello.
Bestia è uno dei malviventi che tenda di aggiudicarsi il bottino ma non appena la fanciulla  gli si presenta qualcosa cambia. Un sentimento inaspettato inizia a farsi strada dentro di lui e tradirla non sarà più così semplice...

Nonostante l'ambientazione che ha caratterizzato i precedenti volumi sia la medesima sono rimasto colpito dai nuovi dettagli messi in gioco stavolta. Quello in cui ci muoviamo adesso è un ambiente simile ma differente dagli altri. Tutto intorno a noi è avvolto nella nebbia e ha tonalità più cupe. Un piccolo paese raccolto dove le persone preferiscono chiudersi in casa e investire i pochi soldi che hanno in sistemi di sicurezza la dice lunga si chi sono i normali visitatori. Pochissime sono le descrizioni al di fuori del paese, sappiamo solo che c'è una foresta di alberi meccanici dove l'insolito gruppo di uomini si accampa prima di espugnare il castello. Un'atmosfera lugubre serpeggia tra le pagine di questo racconto così dark.  Un bel punto a favore.

I personaggi hanno carattere. Bella, per quanto possa suonare molto strano che si innamori di qualcuno così diverso da lei (ma poi nemmeno più di tanto), è da capire. Questa povera ragazza nella sua vita ha avuto pochi svaghi, solo qualche passeggiata tra le vie del paese e un sacco di libri a cui attingere per fantasticare sulla sua vita fuori dal castello. Quindi è comprensibile che conoscendo le persone e l'amore per il solo averlo letto e mai averlo vissuto (se non quello materno) si lasci in un certo senso soggiogare da quello che Bestia le dice. Ecco perchè per lei il tradimento sarà bruciante.
Bestia è un mezzo-gigante, una figura dalla stazza enorme, ma pur sempre un poco di buono. Adesso però è deciso a cambiare, vuole redimersi, vuol far cessare tutte quelle dicerie che lo fanno passare per un poco di buono. Bella è la sua occasione, l'occasione di rendersi utile e fare del bene, rinnegando così la sua casata dei Teschi.

La storia è semplice e lineare, il linguaggio utilizzato dall'autrice non mi ha deluso e ben si adatta al tipo di storia che racconta. Sintassi e terminologia che vanno di pari passo senza sbilanciarsi mai. Il giusto equilibrio tra dialoghi e descrizioni.
Il finale è particolare. Rosa Meccanica si fonde con Petali di Luna, l'episodio precedente che vedeva protagonisti la Bella Addormentata e Trista, sospesi tra il mondo reale e quello dell'irrealtà. Le due storie si intrecciano, i destini delle due protagoniste si scontrano per caso e il loro vissuto e i loro bisogni le portano a collaborare per il bene comune. L'unione fa la forza. Questa fusione regala al lettore la conclusione vera dell'episodio precedente, che era rimasto in bilico, gettandoci subito dopo verso il lieto fine che Bella e Bestia tanto anelano.

I temi della voglia di libertà, del perdono e della voglia di riscattarsi da quello che è stato il nostro passato, sono forti in queste pagine. Si respira un clima oppressivo, claustrofobico, da cui è bene trovare il modo di uscire al più presto per son venir fagocitati dall'oscurità.

Il mio giudizio: Un racconto davvero carino. Ma davvero. Molto interessante il luogo e lo svolgimento della storia. Un colpo di scena che non mi aspettavo di trovare e un'ulteriore passo verso la Stagione dell'Insomnia, momento in cui le forze del male saranno nel pieno dei loro poteri. Inizio ad avere una forte curiosità al riguardo. Troppa. Cresce sempre di più la voglia di veder agire il Narratante, questa fantomatica figura che non si sa da che parte sta ne quale sia il suo gioco. Spero prima o poi gli venga dato un po' più di spazio per lasciarci a bocca aperta.
Consigliato.

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