Serie: Once upon a steam #5
Autore: Anita Book
Editore: Dunwich edizioni
Pagine: 126
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La trama: Nel cuore della foresta di Steamwood si nasconde un oscuro segreto… Astra e Finn sono stanchi di sottomettersi al volere della loro perfida matrigna, la terribile strega Melisande, temuta da tutti gli abitanti del villaggio, esperta fattucchiera e abile seduttrice. Orfani di madre e di padre, tramano vendetta per riconquistare la libertà e riscattarsi delle sofferenze subite. Nulla sanno sul loro passato e sull’identità dei loro genitori, ma sono disposti a rischiare la vita per disseppellire la verità. Affiancati da un goblin delle miniere e dal loro infallibile ingegno, partiranno alla ricerca di ulteriore aiuto, fino a quando qualcosa di infausto e imprevedibile non scombussolerà i loro piani. Un sortilegio, malvagio come le tenebre, che metterà Finn in grave pericolo. Astra dovrà radunare tutto il suo coraggio per proseguire e riuscire nell'impresa, ma non sarà sola. Anche il giovane principe Palidor, ereditario del regno, vuole cambiare il suo destino e combattere in difesa della giustizia. I due, forti dell’obiettivo comune, stringeranno un’alleanza e insieme viaggeranno nei sotterranei della Grande Miniera per negoziare un diverso “lieto fine” con una delle creature più potenti e misteriose di Steamwood: il Narratante. Quanto sarà alto il prezzo da pagare?
La recensione
Eccoci! Finalmente siamo giunti al finale di questa serie, con il quinto episodio si conclude la serie di Once upon a steam della Dunwich edizioni! Con Sortilegio di tenebra di Anita Book si decidono le sorti del regno di Steamwood, quel regno fatto di fumo e parti meccaniche, minacciato costantemente dalla sfuggente figura del Narratante.
Questa volta la favola che è stata presa in esame è quella di Hansel e Gretel, siamo quindi in compagnia di Astra e Finn, due fratelli che, stanchi della sottomissione alla matrigna Melisande e del suo fido compagno, decidono di fuggire via.
La fuga però presenta degli ostacoli, non sono soli in quella terra dominata dall'oscurità, la loro pazienza e la loro perspicacia è costantemente messa a dura prova dai numerosi pericoli che incombono. Nonostante Roderick, un goblin che sta dalla loro parte, cerchi di metterli in guardia per tempo, Melisande riesce ogni volta a localizzarli. Devono continuare a fuggire.
Poi un'incidente. Stremati dal troppo correre decidono di fermarsi a riprendere fiato nei pressi di un fiume. Qua Finn finisce preda di un tremendo maleficio, un sortilegio di tenebra che fa mutare il suo corpo. Adesso devono al più presto trovare qualcuno che li aiuti, qualcuno che si unisca a loro nella lotta contro la loro matrigna, ma la cosa più terribile è che l'unico che forse può fare qualcosa è proprio colui da cui dovrebbero guardarsi...il Narratante.
In questo episodio i riferimenti alla fiaba originale sono ridotti all'osso. La storia di Hansel e Gretel viene citata nelle primissime pagine, nell'incipit, quando il lettore viene a conoscenza del carattere dei due protagonisti. Questo però non influisce sul decorso del racconto, che prende una piega totalmente diversa da quella che uno si aspetterebbe.
Le ambientazioni sono principalmente due. Siamo nella foresta di Stemwood, accarezzati dal vento, graffiati dai rami taglienti degli alberi meccanici, in corsa, in fuga da una megera che vuole riportare a casa i due ragazzi. E' qua che si ambienta la prima metà della nostra storia, bruscamente interrotta dal giungere del sortilegio. Successivamente ci spostiamo all'interno delle caverne, dove corridoi che si perdono a vista d'occhio sono la dimora del popolo goblin. Sono loro che per il momento possono prendersi cura di Finn, nel frattempo che Astra cerca disperatamente un alleato per la loro crociata. Un mix questo che ha messo un po' da parte quella che era l'ambientazione stempunk, ricordata solo da qualche accenno alle esalazioni tossiche del terreno, alla tecnologia evoluta, e la presenza della magia.
Il finale. I lettori giunti fino a questo punto credo fossero curiosi come me di assistere allo scontro con quello che è il vero protagonista che fa da collante dell'intera serie: il Narratante. Una presenza sfuggente e ambigua, densa di maleficio e cattiveria, che da sempre ha in mano le sorti del regno di Stemwood e dei suoi abitanti. Un'ombra. Una presenza eterea che adesso è pronta a prendere corpo.
Ci siamo.
Astra si avvicina allo scontro, ormai fatto inevitabile. Il Narratante è l'unico che può salvare suo fratello riavvolgendo forse il tempo. E lo scontro avviene. Avviene in una maniera che mi ha sorpreso. Tutto quanto si gioca nella frazione di un attimo. Un battito di ciglia. Un lampo a ciel sereno che coglie il lettore seduto e impegnato a godersi pagina dopo pagina.
non so come mai mi ero aspettato qualcosa di diverso e più movimentato, non che qualcosa non accada eh, ma il modo in cui la faccenda si risolve mi ha lasciato spiazzato.
Debole la storia d'amore tra Astra e il principe Polidor, che appare e scompare alla velocità della luce senza dare un seguito alla miccia che è stata accesa. Purtroppo.
Il mio giudizio: Anita Book concepisce una storia semplice e lineare, giunge sul finale con un enorme background, una grande responsabilità. Ci vuole molto coraggio nel saper gestire il finale di una serie che ha altri autori alle spalle. L'autrice se la cava egregiamente senza dubbio, quello che mi aspettavo era forse qualcosa di diverso vista l'importanza della situazione. Il fido lettore che giunge fino a questo punto avrà certamente immaginato un proprio finale, chissà però se quello che leggerà sposerà le sue idee. C'è chi ama i finali con il botto e chi ama i finali eleganti e che lasciano ampio spazio all'immaginazione per una possibile riapertura della serie.
La sofisticata ed elaborata prosa dell'autrice però sopperisce a tutto quanto, lasciando comunque il ricordo di un'ottima lettura che fa parte di un grande progetto articolato su più fronti, con storie, scritture, e personaggi differenti tra loro che, nel bene e nel male, faranno sempre parte di noi.
La recensione
Eccoci! Finalmente siamo giunti al finale di questa serie, con il quinto episodio si conclude la serie di Once upon a steam della Dunwich edizioni! Con Sortilegio di tenebra di Anita Book si decidono le sorti del regno di Steamwood, quel regno fatto di fumo e parti meccaniche, minacciato costantemente dalla sfuggente figura del Narratante.
Questa volta la favola che è stata presa in esame è quella di Hansel e Gretel, siamo quindi in compagnia di Astra e Finn, due fratelli che, stanchi della sottomissione alla matrigna Melisande e del suo fido compagno, decidono di fuggire via.
La fuga però presenta degli ostacoli, non sono soli in quella terra dominata dall'oscurità, la loro pazienza e la loro perspicacia è costantemente messa a dura prova dai numerosi pericoli che incombono. Nonostante Roderick, un goblin che sta dalla loro parte, cerchi di metterli in guardia per tempo, Melisande riesce ogni volta a localizzarli. Devono continuare a fuggire.
Poi un'incidente. Stremati dal troppo correre decidono di fermarsi a riprendere fiato nei pressi di un fiume. Qua Finn finisce preda di un tremendo maleficio, un sortilegio di tenebra che fa mutare il suo corpo. Adesso devono al più presto trovare qualcuno che li aiuti, qualcuno che si unisca a loro nella lotta contro la loro matrigna, ma la cosa più terribile è che l'unico che forse può fare qualcosa è proprio colui da cui dovrebbero guardarsi...il Narratante.
In questo episodio i riferimenti alla fiaba originale sono ridotti all'osso. La storia di Hansel e Gretel viene citata nelle primissime pagine, nell'incipit, quando il lettore viene a conoscenza del carattere dei due protagonisti. Questo però non influisce sul decorso del racconto, che prende una piega totalmente diversa da quella che uno si aspetterebbe.
Le ambientazioni sono principalmente due. Siamo nella foresta di Stemwood, accarezzati dal vento, graffiati dai rami taglienti degli alberi meccanici, in corsa, in fuga da una megera che vuole riportare a casa i due ragazzi. E' qua che si ambienta la prima metà della nostra storia, bruscamente interrotta dal giungere del sortilegio. Successivamente ci spostiamo all'interno delle caverne, dove corridoi che si perdono a vista d'occhio sono la dimora del popolo goblin. Sono loro che per il momento possono prendersi cura di Finn, nel frattempo che Astra cerca disperatamente un alleato per la loro crociata. Un mix questo che ha messo un po' da parte quella che era l'ambientazione stempunk, ricordata solo da qualche accenno alle esalazioni tossiche del terreno, alla tecnologia evoluta, e la presenza della magia.
Il finale. I lettori giunti fino a questo punto credo fossero curiosi come me di assistere allo scontro con quello che è il vero protagonista che fa da collante dell'intera serie: il Narratante. Una presenza sfuggente e ambigua, densa di maleficio e cattiveria, che da sempre ha in mano le sorti del regno di Stemwood e dei suoi abitanti. Un'ombra. Una presenza eterea che adesso è pronta a prendere corpo.
Ci siamo.
Astra si avvicina allo scontro, ormai fatto inevitabile. Il Narratante è l'unico che può salvare suo fratello riavvolgendo forse il tempo. E lo scontro avviene. Avviene in una maniera che mi ha sorpreso. Tutto quanto si gioca nella frazione di un attimo. Un battito di ciglia. Un lampo a ciel sereno che coglie il lettore seduto e impegnato a godersi pagina dopo pagina.
non so come mai mi ero aspettato qualcosa di diverso e più movimentato, non che qualcosa non accada eh, ma il modo in cui la faccenda si risolve mi ha lasciato spiazzato.
Debole la storia d'amore tra Astra e il principe Polidor, che appare e scompare alla velocità della luce senza dare un seguito alla miccia che è stata accesa. Purtroppo.
Il mio giudizio: Anita Book concepisce una storia semplice e lineare, giunge sul finale con un enorme background, una grande responsabilità. Ci vuole molto coraggio nel saper gestire il finale di una serie che ha altri autori alle spalle. L'autrice se la cava egregiamente senza dubbio, quello che mi aspettavo era forse qualcosa di diverso vista l'importanza della situazione. Il fido lettore che giunge fino a questo punto avrà certamente immaginato un proprio finale, chissà però se quello che leggerà sposerà le sue idee. C'è chi ama i finali con il botto e chi ama i finali eleganti e che lasciano ampio spazio all'immaginazione per una possibile riapertura della serie.
La sofisticata ed elaborata prosa dell'autrice però sopperisce a tutto quanto, lasciando comunque il ricordo di un'ottima lettura che fa parte di un grande progetto articolato su più fronti, con storie, scritture, e personaggi differenti tra loro che, nel bene e nel male, faranno sempre parte di noi.
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