Buongiorno, amati lettori! Con l'approssimarsi dell'estate si intensificano i blogtour e La bancarella del libro è stata scelta di nuovo per ospitare un'importante tappa, la seconda per la precisione. Oggi parliamo del romanzo I fuochi di Valencia, di Elena Covani e adito da NPS edizioni.
Presentiamo quindi adesso il romanzo in questione con qualche dato di rito. La prima cosa che però mi sento di dire è quanto questa copertina invogli un ipotetico lettore a immergersi tra le sue pagine.
Titolo: I fuochi di Valencia
Autore: Elena Covani
Editore: NPS edizioni
Genere: urban fantasy
Formato: cartaceo e digitale
Pagine: 192
Prezzo: 14 euro (cartaceo), 2,99 euro (digitale)
ISBN: 978-8831910-026
Copertina a cura di Livia De Simone Art.
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La trama: Valencia, giorni di Las Fallas, la grande festa di primavera che anima le strade della città. Occasione ideale per gli Erjes per attaccare e contaminare numerosi umani, rendendoli loro schiavi. Le Sentinelle si apprestano a difendere la città, ma il Soldato José si interroga sul fine ultimo delle loro azioni: quella guerra tra le loro razze avrà mai termine?
Quando si imbatte in Maria, una ragazza contaminata ma in grado di resistere al virus dei demoni, i suoi dubbi aumentano e farà di tutto per proteggerla: dagli Erjes, che vogliono studiarla, dal Concilio, che vuole sopprimerla. Una guerra per l’evoluzione, combattuta per le strade di Valencia.
«La storia umana è piena di esempi di evoluzione naturale: il più forte da sempre sopravvive al più debole, è così che deve andare. Tu sei la prova vivente che anche noi ci possiamo evolvere, che non siamo creature sterili come ci hanno sempre definito, ma al contrario abbiamo enormi potenzialità; ci aiuterai a metterle in atto? Ci sono cacciatori e ci sono prede, tu devi solo scegliere cosa vuoi essere».
Ma eccoci quindi arrivati al tema di questa tappa dedicata ai personaggi del libro.
I personaggi de "I fuochi di Valencia"
Quali sono i personaggi di “I fuochi di Valencia”? Ce li vuoi presentare?
Il protagonista è José, una Sentinella. È rimasto orfano da bambino ed è stato cresciuto per
diventare un combattente, un Soldato che passa la sua vita a cacciare e uccidere gli Erjes. La sua
vita non gli piace, vorrebbe essere una persona normale e non riesce a rassegnarsi al fatto di non
avere alternative. Poi un giorno, durante una ronda, trova Maria: una ragazza contagiata dagli Erjes
che però sembra essere rimasta in parte umana. Da quel momento la sua vita cambia, trova uno
spiraglio di libertà in tutti i dogmi che gli hanno insegnato. Una speranza di una vita diversa.
Maria invece è una normale ragazza, che una sera qualunque è stata catapultata in un mondo fatto di
demoni e uomini con poteri straordinari. Si è sempre considerata una come tante, ma da quella notte
sembra che tutti la considerino speciale, nel bene e nel male. José la salva dall’attacco di tre Erjes
che cercavano di ucciderla, e da quel momento per lei diventa un punto di riferimento, l’unico di cui
si fida.
Galen è l’antagonista, un ragazzo giovane e ambizioso, che mira a prendere il controllo di tutta la
regione valenciana. Viene a sapere che si stanno manifestando dei casi di anomalie nelle persone
contagiate e il suo pensiero fisso diventa trovarne una. Quando scoprirà di Maria farà di tutto per
averla e usarla per i suoi scopi.
C’è un personaggio a cui sei particolarmente affezionata? Qualcuno in cui ti ritrovi? Qualcuno che
ti ha dato qualche gatta da pelare?
Mi piace molto il personaggio di Baptista, il mentore di José. È il tipico valenciano, ama il calcio, il
cibo e la siesta! È uno Scienziato, per tutta la vita ha cercato la cura al virus degli Egjes e Maria
rappresenta quello che ha sempre cercato: una speranza.
Il personaggio più difficile invece è stato quello di Rafael, il capo clan di Penìscola. È un militare, e
un Erje, non crede che un ragazzino come Galen possa essere in grado di comandare i clan della
regione, e vuole volgere la situazione a suo vantaggio.
Descrivi con tre aggettivi i personaggi del romanzo: José, Maria, Baptista, Galen, Rafael.
José è tormentato, leale e molto solo; Maria è insicura, spaventata ma determinata; Baptista è
saggio, cordiale e affezionato a José; Galen è sadico, arrogante e manipolatore; Rafael è astuto,
rigido e calcolatore.
José
Quella mattina non aveva voglia di tornare al suo appartamento, si fermò a un bar e ordinò un caffè,
Valencia si era svegliata e un’altra giornata era cominciata per gli esseri umani normali . Se lui fosse
stato... ma non lo era. José non aveva mai pensato a se stesso come un essere speciale, nonostante
quelli della sua razza ce la mettessero tutta per sentirsi tali, si ritrovò a sognare a occhi aperti di
fronte a una coppia di ragazzi che portavano a spasso un cagnolino.
Era una Sentinella, un Murcielago , dipendeva dal ciclo del tempo: di giorno, quasi umano, quasi
normale , di notte, un assassino. Dava la caccia a corpi infettati da un virus che toglieva alle persone
ogni traccia di umanità, le uccideva e le liberava da una condizione contro natura.
Questo era quello che si era sempre sentito dire, ma la verità era un’altra: lui distruggeva esseri
umani. E giorno dopo giorno diventava sempre più difficile convivere con quell’idea.
Maria
Era immobile, una mano appoggiata al mobile, le nocche bianche e le unghie conficcate nel legno.
L’altra bloccava il suo stesso braccio, per impedirgli qualsiasi movimento. Se avesse lasciato quella
presa avrebbe perso la sua umanità, sarebbe diventata un mostro come quelli che la volevano morta.
Chiuse gli occhi.
La testa le girava come un vortice e non riusciva a controllare i brividi, sentiva i poteri che
aumentavano, il rumore del legno che cedeva sotto la sua stretta, ma lei stava resistendo, doveva
riprendere il controllo. Si concentrò sulle emozioni e le sensazioni che la rendevano umana per non
perdere il contatto con la realtà, cercò il dolore, la paura, lo sconforto che aveva provato nelle
ultime ventiquattro ore. Il sorriso di sua madre che la guardava dal letto dell’ospedale, il sapore
delle arance appena spremute. Poi le apparve il viso di José. Sorrideva, i denti bianchissimi che
spuntavano dalle labbra sottili, gli occhi che si chiudevano leggermente.
Fu come un fuoco caldo che portò via i brividi e le sembrò che la terra si fermasse. Aprì gli occhi e
si accasciò a terra mentre le lacrime cominciarono a scorrerle sul viso. L’istinto di attaccare era
sparito, era riuscita a controllarlo. Ma per quanto?
Baptista
Aveva i capelli bianchi, la figura appesantita dagli anni e il modo che aveva di gesticolare gli aveva
sempre ricordato qualcuno che sta affogando. Conosceva ogni particolare di Baptista, l’unica
Sentinella che riusciva a tirarlo sempre su di morale.
Baptista era stato un Caballero, e professore di Tecno Biochimica al Palazzo del Concilio. Quando,
qualche anno prima, aveva deciso di ritirarsi dalla sua carica di Caballero e di andare in pensione,
José aveva continuato a frequentarlo fuori dalla scuola passando dal rapporto ‘insegnante – studente
ripetente’ a quello di ‘zio buono – nipote scriteriato’. In virtù del lavoro svolto per la causa delle
Sentinelle, il Concilio gli aveva offerto mezzi illimitati e un lavoro di copertura, e Baptista aveva
scelto di diventare il guardiano dello zoo di Valencia. José gli aveva chiesto milioni di volte perché
avesse deciso di passare la vecchiaia spalando escrementi di animali quando avrebbe potuto godersi
la pensione lontano da Valencia, magari su un’isola tropicale sorseggiando Daiquiri, ma lui
continuava a ripetere che siamo circondati da bestie, ma che con quelle con cui aveva a che fare lui
tutti i giorni si divertiva di più.
Eccoci arrivati alla conclusione di questa bella carrellata di personaggi, che spero vi abbiano fatto venir voglia di leggere il libro di questa autrice emergente. Un libro dedicato a tutti gli appassionati di urban fantasy diversi dal solito.
Grazie a NPS per avermi scelto per la tappa di questo tour... e in bocca al lupo a Elena Covani per il suo lavoro!
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