lunedì 11 luglio 2016

Avventura nella baia, di Brad Tanner // Terzo volume della serie Londondates

Titolo: Avventura nella baia
Serie: London dates #3
Autore: Brad Tanner
Editore: Self
Pagine: 51
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La trama: Castor è sul punto di lasciare Londra per le vacanze, ma non prima di aver affrontato Mike e le sue dubbie scuse, e di ricevere delle notizie incredibili da Violet. Arrivando a Edimburgo scoprirà che i regali di Natale sono di qualità variabile. E la verità può sia ferire che rendere liberi. Non è una coincidenza che le anime ferite spesso si trovino a vicenda: un affascinante straniero porta Castor alla misteriosa Gilmerton Cove, dove le antiche mura sono testimoni della loro passione.


La recensione

Eccomi qua a ancora una volta per proseguire il percorso di recensioni legate alla serie di episodi di London dates di Brad Tanner.
La storia di Castor, ragazzo giunto a Londra per studiare e a caccia dell'amore vero, procede. Come procedo anche i suoi appuntamenti nell'ambiente gay di quella città cosmopolita. Una serie di racconti questa che sono legati l'uno all'altro, dove finisce uno comincia l'altro, come un romanzo concluso e frammentato in cinque parti.

Nell'episodio precedente abbiamo lasciato Castor che, dopo aver perso la testa per Richie, riceve un messaggio da Mike, il primo ragazzo con cui ha avuto modo di uscire appena giunto in città e da cui è stato deluso. Adesso la storia va avanti, Mike è tornato per per scusarsi di quello che ha fatto accompagnato da un mazzo di fiori. Incapace di resistere al suo fascino Castor finisce preda del suo corpo caldo e atletico e decidono di passare la notte assieme. L'intento è quello di farsi solo qualche coccola, ma la libido prende il sopravvento in un attimo...
Qualcosa però è cambiato e il mattino successivo Castor non è più tanto sicuro di cosa sia successo la sera prima e, a dopo aver requisito un fantastico paio di jokestrap, abbandona Mike per passare del tempo insieme alla sua amica e confidente Violet e poi tornare a casa dai suoi per le vacanze di Natale.
Una volta arrivato però il clima che si trova davanti è ben diverso da quello che sperava, la situazione familiare è cambiata. I sui genitori hanno preso strade diverse mentre lui era a studiare. Ecco che, preso dalla rabbia nei loro confronti, decide di uscire e cercare un po' di svago.

Lo svago giunge in un locale del Village, assieme a Robert, un'anima ferita e delusa come lui, che ha voglia di staccare la spina. Così partono e si recano a Gilmerton Cove, dove Robert sta seguendo degli scavi riguardanti antiche stanze rinvenute all'interno di un'abitazione. Complice il freddo, complice la suggestiva location...la passione non tarda a scoppiare tra i due.

Devo essere sincero. Ammetto che da come era finito il precedente episodio, con il ritorno dell'ex, mi aspettavo qualcosa di molto diverso. Pensavo che la trama avrebbe decollato con l'arrivo delle nuove pagine. Quello che invece mi sono trovato davanti è si un racconto della medesima lunghezza degli altri, ma con una trama un po' sottotono. 
Il lettore con Il ragazzo australiano giunge a un climax in crescendo che però non viene sviluppato nel giusto modo, facendo arenare l'incontro con Mike in brevissimo tempo. Il loro ritrovarsi lo desideravo, ero curioso di scoprire cosa si sarebbero detti faccia a faccia, dopo che Mike l'aveva deluso mentre adesso era sotto casa si Castor con un mazzo di fiori.
Castor finisce nuovamente preda del corpo di questo ragazzo a cui nessuno sembra saper resistere. Solo la mattina dopo, comprende cosa sia successo, chiedendosi cosa ha trovato di tanto speciale in Mike solo poco tempo prima. 
L'unica che può dargli sostegno è l'amica Violet con cui ha appuntemento prima di partire per Edimburgo. Anche lei sembra aver subito un cambiamento rispetto a come l'abbiamo conosciuta in precedenza. Violet appare adesso come una ragazza che ha poco tempo da perdere, come una che ha capito di colpo come ci si debba comportare nella vita, senza più quel brio, quella spensieratezza e quell'accenno di "prendi e vai" che aveva prima. Violet rende partecipe Castor di una grossa novità ma la cosa viene discussa e conclusa in quattro e quattr'otto senza tener conto dello stato d'animo del ragazzo, dispiaciuto perché la sua amica si allontanerà da lui.
Stessa cosa accade a Edimburgo poco prima di Natale, non appena viene a sapere la triste decisione che i suoi genitori hanno preso in sua assenza. Un argomento ancor più delicato trattato con sufficienza e superficialità dal padre e dalla madre. Non mi sono stupito quindi se Castor ad un tratto ha preso ed è uscito di casa facendo perdere le sue tracce. 

Ed ecco l'incontro con Robert nel locale. Entrambi si sentono immediatamente attratti l'uno dall'altro e decidono di spostarli in un posto più tranquillo per portarselo dimostrare. All'interno dello scavo Castor e la sua nuova conquista cominciano i preliminari (poca roba) e proseguono altrove, nell'appartamento di Robert.
Il loro rapporto ricalca quello che abbiamo visto in precedenza con Mike, Castor ne resta tremendamente folgorato, quasi se ne innamora e sembra perdere di vista tutto il resto. Questo nuovo incontro sembra essere quello giusto, il ragazzo che ha sempre aspettato da quando è giunto a Londra per studiare. L'uomo della sua vita, l'uomo dei suoi sogni, colui che non perderà mai occasione per renderlo felice...

Il mio giudizio: Come già accettato speravo in qualcosa di più movimentato. Non che le cose non succedano, ma tutto avviene in maniera troppo sbrigativa e senza dargli il giusto peso. London dates spiega benissimo di cosa si tratta in questi brevi racconti, di appuntamenti ok, ma giunti al terzo episodio i colpi di scena sono pochi, ritrovandoci a leggere qualcosa di già letto nelle pagine scorse.
Castor sembra non voler imparare dai suoi errori e dopo un primo momento di smarrimento torna a guardare solo gli aspetti più suoerficiali di un rapporto illudendosi di vivere ancora in una favola.
L'autore, benché abbia chiaramente deciso di frammentare la storia, avrebbe forse dovuto scrivere qualche pagina in più e rendere la storia più articolata.
Una lettura leggera senza grandi pretese.

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