Titolo originale: Twenty questions for Gloria
Autore: Martyn Bedford
Editore: DeAgostini
Pagine: 378
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La trama: Gloria Ellis ha quindici anni e odia la sua vita. Odia la stupida cittadina di provincia in cui è cresciuta, la stupida scuola che frequenta e gli stupidi amici che vede tutti i giorni. È per questo che quando nella sua classe arriva un ragazzo nuovo, un ragazzo deciso a infrangere ogni regola, Gloria se ne innamora immediatamente. In apparenza Uman è tutto ciò che lei ha sempre sognato: è brillante, sicuro di sé, imprevedibile. Ed è pronto a trascinarla in un’avventura che non conosce limiti, se non quelli del proprio coraggio. Gloria accetta la sfida e parte – senza lasciare un biglietto, senza salutare nessuno – per una folle e romantica fuga attraverso l’Inghilterra. All’inizio tutto è come lei se l’era immaginato: un’esperienza liberatoria, esaltante. Presto, però, Uman si rivela diverso da quel che sembrava. E quando Gloria se ne accorge, quando scopre la verità su di lui, si ritrova ormai molto lontana da casa. Forse troppo lontana.
La recensione
La storia: Gloria è giovane ed ha una vita come altri ragazzi della sua età, solo che la vita gli sembra terribilmente noiosa. Deve evadere. Deve trovare un equilibrio con la sua famiglia e ciò che la circonda. Pronta ad affrontare sempre le solite lezioni a scuola e le sue abitudini resta interdetta quando un nuovo studente varca la soglia della scuola: Uman. Uman è un ragazzo particolare, che non appena arriva catalizza su di se tutta l'attenzione di ragazzi e professori. Gloria inizia ad avere uno strano interesse nei suoi confronti, tanto che comincia a mettere da parte le amiche di sempre per poter passare sempre più tempo con lui.
Poi un giorno decidono di mettere in atto il loro piano. Scappando. un bel giorno prendono, escono di casa e iniziano un viaggio inaspettato, che spingerà l'uno nelle braccia dell'altro. Che li spingerà a guardarsi dentro. Che li spingerà a venire a patti con loro stessi e con il fatto che stanno diventando adulti.
La struttura: La storia che leggiamo è il resoconto di un viaggio, di una parte della vita di Gloria, delle due settimane che è stata fuori casa in compagnia di un ragazzo che conosceva appena. È lei a raccontarci la sua storia e di Uman. È lei che racconta come sono andate le cose, com'è stato vivere esperienze mai provate prima. È lei l'unica a tornare. Cosa sia successo durante il viaggio in Inghilterra è un mistero che il lettore è chiamato a risolvere. Assieme a Gloria e a sua madre varchiamo la soglia della stazione di polizia e prendiamo parte all'interrogatorio che getterà luce sul mistero della loro fuga. Un botta e risposta serrato fa scaturire la vicenda dalla bocca della ragazza che, incurante delle ripercussioni che può avere, vuota il sacco.
Come afferma lei stessa il tutto può dividersi in tre momenti diversi, i Giorni del Prima, i Giorni di Adesso, i Giorni del Dopo riferendosi ai momenti cruciali della loro partenza, della loro fuga, del loro ritorno.
Il linguaggio usato è scorrevole, reso ancora più fluido dalla raffica di domande che vengono poste a Gloria alla stazione di polizia.
Il tema: L'idea di fuggire da tutto quanto è da sempre fonte di grande fascino per tutti quanti noi ed è facile quindi tornare indietro con la memoria per assaporare ancora quella sensazione. Ciò di cui si parla in questo libro è senza dubbio la voglia di andar via, di scappare, di figure da una realtà che non ci appartiene. Questi sono i motivi cardine che muovono i protagonisti a compiere il loro gesto di ribellione. All'interno del libro viene citato molto spesso Jack Kerouac e il suo famosissimo On the road, romanzo autobiografico degli anni '50, manifesto della Beat Generation, basato su una serie di spostamenti in automobile. Famoso il passo "Dove andiamo?", "Non lo so, ma dobbiamo andare", che forse ha dato lo spunto a Martyn Bedford per la stesura della sua storia con Gloria e Uman.
Loro scappano dalla realtà, da quello che non gli va a genio, si illudono di cambiare le cose e vivere un'esperienza unica, rendendosi però conto che non sempre possiamo oltrepassare i limiti perché c'è sempre un prezzo da pagare.
L'altro argomento portante è la famiglia. Entrambi i protagonisti sono in fuga si dalla realtà ma anche da una particolare situazione familiare. Uman sta passando un momento difficile, la tragedia che porta sulle spalle l'ha portato a condurre una vita ai limiti del possibile. Gloria, pur essendo una ragazza normalissima, sente il bisogno di allontanarsi dal padre e dalla madre per andare oltre, chiedendo di più. Il viaggio, la fuga, l'allontanamento, per raggiungere qualcosa di altro, qualcosa che risiede all'interno del nostro corpo e della nostra mente e che solo la costanza può far uscire allo scoperto.
I personaggi: Gloria è una di quelle ragazze che sembra uguale alle altre. Una ragazza a cui piace studiare e andare a scuola nonostante il continuo ripetersi delle giornate la annoi a morte. Lei è una pentola a pressione pronta a esplodere. È un'osservatrice attenta e sensibile, con una tremenda voglia di cambiamento, una tremenda voglia di dare una scossa alla sua vita per far comprendere ai genitori che la stanno perdendo. Un padre quasi assente che si esprime con vaghi gesti e una madre che preferisce passare il suo tempo libero sul sellino di una bici piuttosto che passare del tempo con la figlia. L'occasione arriva grazie a Uman che la trascina in un'avventura senza eguali.
Uman è enigmatico. Non si capisce mai che cosa gli passi per la testa, non si capisce mai se quello che dice è quello che realmente pensa. Fa sul serio oppure no? Vuole davvero fuggire? È davvero uno che ha una pazza voglia di vivere? Queste e molte altre sono le domande che il lettore si pone e che solo alla fine del libro riesce a comprendere. Uman ha una tragedia alle spalle, una tragedia grossa, qualcosa che va oltre l'umano. Questa è forse l'unica parte della storia dove secondo me l'autore ha pestato un po' troppo sull'acceleratore. Non voglio dire niente, ma basti pensare che la sete di potere del padre di questo ragazzo ha portato dietro una tragedia di dimensioni così colossali da far quasi uscire gli occhi dalle orbite.
Uman è giovane, intelligente, arguto, ma anche spregiudicato e sprovveduto, ecco che spesso si trova di fronte a situazioni ingestibili dove dovrebbe mantenere i piedi saldi a terra e non lasciarsi prendere dall'emozione del viaggio e andare, perché nella vita vera non sempre è possibile. Si deve scendere a compromessi e capire che scappare in eterno non è possibile...nemmeno per inseguire un sogno. Nemmeno se si è rimasti soli. Nemmeno se la nostra vita è in pericolo.
Il mio giudizio: Tutta la verità su Gloria Ellis è un romanzo piacevole, che si presta a essere letto in questa torrida estate grazie alla sua particolare trama. Ottima l'idea dell'interrogatorio, che genera pathos, fa nascere nel lettore la voglia di sapere di più sul viaggio e che molto ricorda Dolores Claiborne di King, anche se questo però porta spesso Gloria a narrare situazioni che rallentano il vorticoso resoconto e servono poco a capire che cosa sia successo davvero.
Il libro risulta essere coerente con se stesso e la sua struttura ma ciò che mi ha sorpreso invece è il finale. Un finale che sorprende perché proprio quando tutto sembra andare da una parte ecco che l'autore vira dalla parte opposta lasciando il lettore a bocca aperta. Ero ansioso di capire cosa fosse successo a Uman, se tutto poteva tornare come prima, se Gloria si sarebbe ripresa da quel distacco avvolto dal mistero, quello che invece troviamo è un finale a cui avrei dato più spazio per godere ancora di più di questa folle ed esaltante avventura giovanile.
Un libro da leggere per comprendere e tornare a pensare come quando l'età non era un problema, a quando i compiti a scuola erano il nostro più grande assillo, a quando avevamo l'impressione che nessuno ci capiva e vedere che nel frattempo...siamo cresciuti e le nostre esperienze si sono moltiplicate.
Per tornare a essere liberi.
La recensione
La storia: Gloria è giovane ed ha una vita come altri ragazzi della sua età, solo che la vita gli sembra terribilmente noiosa. Deve evadere. Deve trovare un equilibrio con la sua famiglia e ciò che la circonda. Pronta ad affrontare sempre le solite lezioni a scuola e le sue abitudini resta interdetta quando un nuovo studente varca la soglia della scuola: Uman. Uman è un ragazzo particolare, che non appena arriva catalizza su di se tutta l'attenzione di ragazzi e professori. Gloria inizia ad avere uno strano interesse nei suoi confronti, tanto che comincia a mettere da parte le amiche di sempre per poter passare sempre più tempo con lui.
Poi un giorno decidono di mettere in atto il loro piano. Scappando. un bel giorno prendono, escono di casa e iniziano un viaggio inaspettato, che spingerà l'uno nelle braccia dell'altro. Che li spingerà a guardarsi dentro. Che li spingerà a venire a patti con loro stessi e con il fatto che stanno diventando adulti.
La struttura: La storia che leggiamo è il resoconto di un viaggio, di una parte della vita di Gloria, delle due settimane che è stata fuori casa in compagnia di un ragazzo che conosceva appena. È lei a raccontarci la sua storia e di Uman. È lei che racconta come sono andate le cose, com'è stato vivere esperienze mai provate prima. È lei l'unica a tornare. Cosa sia successo durante il viaggio in Inghilterra è un mistero che il lettore è chiamato a risolvere. Assieme a Gloria e a sua madre varchiamo la soglia della stazione di polizia e prendiamo parte all'interrogatorio che getterà luce sul mistero della loro fuga. Un botta e risposta serrato fa scaturire la vicenda dalla bocca della ragazza che, incurante delle ripercussioni che può avere, vuota il sacco.
Come afferma lei stessa il tutto può dividersi in tre momenti diversi, i Giorni del Prima, i Giorni di Adesso, i Giorni del Dopo riferendosi ai momenti cruciali della loro partenza, della loro fuga, del loro ritorno.
Il linguaggio usato è scorrevole, reso ancora più fluido dalla raffica di domande che vengono poste a Gloria alla stazione di polizia.
Il tema: L'idea di fuggire da tutto quanto è da sempre fonte di grande fascino per tutti quanti noi ed è facile quindi tornare indietro con la memoria per assaporare ancora quella sensazione. Ciò di cui si parla in questo libro è senza dubbio la voglia di andar via, di scappare, di figure da una realtà che non ci appartiene. Questi sono i motivi cardine che muovono i protagonisti a compiere il loro gesto di ribellione. All'interno del libro viene citato molto spesso Jack Kerouac e il suo famosissimo On the road, romanzo autobiografico degli anni '50, manifesto della Beat Generation, basato su una serie di spostamenti in automobile. Famoso il passo "Dove andiamo?", "Non lo so, ma dobbiamo andare", che forse ha dato lo spunto a Martyn Bedford per la stesura della sua storia con Gloria e Uman.
Loro scappano dalla realtà, da quello che non gli va a genio, si illudono di cambiare le cose e vivere un'esperienza unica, rendendosi però conto che non sempre possiamo oltrepassare i limiti perché c'è sempre un prezzo da pagare.
L'altro argomento portante è la famiglia. Entrambi i protagonisti sono in fuga si dalla realtà ma anche da una particolare situazione familiare. Uman sta passando un momento difficile, la tragedia che porta sulle spalle l'ha portato a condurre una vita ai limiti del possibile. Gloria, pur essendo una ragazza normalissima, sente il bisogno di allontanarsi dal padre e dalla madre per andare oltre, chiedendo di più. Il viaggio, la fuga, l'allontanamento, per raggiungere qualcosa di altro, qualcosa che risiede all'interno del nostro corpo e della nostra mente e che solo la costanza può far uscire allo scoperto.
I personaggi: Gloria è una di quelle ragazze che sembra uguale alle altre. Una ragazza a cui piace studiare e andare a scuola nonostante il continuo ripetersi delle giornate la annoi a morte. Lei è una pentola a pressione pronta a esplodere. È un'osservatrice attenta e sensibile, con una tremenda voglia di cambiamento, una tremenda voglia di dare una scossa alla sua vita per far comprendere ai genitori che la stanno perdendo. Un padre quasi assente che si esprime con vaghi gesti e una madre che preferisce passare il suo tempo libero sul sellino di una bici piuttosto che passare del tempo con la figlia. L'occasione arriva grazie a Uman che la trascina in un'avventura senza eguali.
Uman è enigmatico. Non si capisce mai che cosa gli passi per la testa, non si capisce mai se quello che dice è quello che realmente pensa. Fa sul serio oppure no? Vuole davvero fuggire? È davvero uno che ha una pazza voglia di vivere? Queste e molte altre sono le domande che il lettore si pone e che solo alla fine del libro riesce a comprendere. Uman ha una tragedia alle spalle, una tragedia grossa, qualcosa che va oltre l'umano. Questa è forse l'unica parte della storia dove secondo me l'autore ha pestato un po' troppo sull'acceleratore. Non voglio dire niente, ma basti pensare che la sete di potere del padre di questo ragazzo ha portato dietro una tragedia di dimensioni così colossali da far quasi uscire gli occhi dalle orbite.
Uman è giovane, intelligente, arguto, ma anche spregiudicato e sprovveduto, ecco che spesso si trova di fronte a situazioni ingestibili dove dovrebbe mantenere i piedi saldi a terra e non lasciarsi prendere dall'emozione del viaggio e andare, perché nella vita vera non sempre è possibile. Si deve scendere a compromessi e capire che scappare in eterno non è possibile...nemmeno per inseguire un sogno. Nemmeno se si è rimasti soli. Nemmeno se la nostra vita è in pericolo.
Il mio giudizio: Tutta la verità su Gloria Ellis è un romanzo piacevole, che si presta a essere letto in questa torrida estate grazie alla sua particolare trama. Ottima l'idea dell'interrogatorio, che genera pathos, fa nascere nel lettore la voglia di sapere di più sul viaggio e che molto ricorda Dolores Claiborne di King, anche se questo però porta spesso Gloria a narrare situazioni che rallentano il vorticoso resoconto e servono poco a capire che cosa sia successo davvero.
Il libro risulta essere coerente con se stesso e la sua struttura ma ciò che mi ha sorpreso invece è il finale. Un finale che sorprende perché proprio quando tutto sembra andare da una parte ecco che l'autore vira dalla parte opposta lasciando il lettore a bocca aperta. Ero ansioso di capire cosa fosse successo a Uman, se tutto poteva tornare come prima, se Gloria si sarebbe ripresa da quel distacco avvolto dal mistero, quello che invece troviamo è un finale a cui avrei dato più spazio per godere ancora di più di questa folle ed esaltante avventura giovanile.
Un libro da leggere per comprendere e tornare a pensare come quando l'età non era un problema, a quando i compiti a scuola erano il nostro più grande assillo, a quando avevamo l'impressione che nessuno ci capiva e vedere che nel frattempo...siamo cresciuti e le nostre esperienze si sono moltiplicate.
Per tornare a essere liberi.
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