Autore: Eliana Ciccopiedi
Editore: Lettere animate
Pagine: 302
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La trama: Capita che una donna si convinca di essere soddisfatta dalla vita, un lavoro che paga, un fidanzato fedele, eppure il suo cinismo lascia intendere che ne sia stata disillusa. Ma quando si è sognatrici, non si smette di esserlo, è radicato dentro di noi. E quella parte verrà fuori, sempre. A volte riusciamo a capirlo da sole, a volte accade grazie a qualcuno. E se… quel qualcuno fosse un ragazzo su di un palco, che irrompe sulla scena di un musical e subito anche nel cuore di Elena, con la sua presenza e con i suoi occhi. Occhi intensi e colmi di follia. Gli occhi di Leonardo, quest’uomo che ha vissuto intensamente gioie e sofferenze. E se… il caso volesse l’incontro inaspettato di questi due trentenni, i quali si ritrovano a parlare e ascoltare, parole silenti e silenzi che parlano, le menti che viaggiano insieme al treno sul quale si trovano, direzione Firenze, o forse verso il per sempre. E se… circostanze e intenzioni li dovessero separare, e poi riavvicinare, separare di nuovo, per binari presi e persi? Basta così poco a trasformare un potrebbe essere in un e se...
La recensione
L'autrice di questo libro, Eliana Ciccopiedi, racconta la storia di Elena e Leonardo, due ragazzi come noi.
Lei per vivere organizza matrimoni, fa la wedding planner, ha il compito di rendere particolare il giorno in cui due persona si promettono amore eterno. In più è fidanzata da un decina di anni con Davide e adora gli animali. Leonardo invece è un attore, impegnato a portare in giro uno spettacolo musicale assieme alla sua compagnia.
Un giorno Elena è su un treno per recarsi alla location di uno dei matrimoni che è stata incaricata di gestire. Lo stesso giorno anche Leonardo è sullo stesso treno, di ritorno a casa, a Firenze, per una pausa dalle scene. Il destino li affianca uno di fronte all'altra. Elena si trova a fissare il suo attore preferito, che ha seguito con interesse durante il tour, e Leonardo si trova a fissare Elena mentre è assorta nella lettura. Tra loro scatta un'alchimia tale da trascinarlo in una spirale di incontri fugaci a spasso per l'Italia, tra un matrimonio e l'altro, tra una canzone e l'altra, tra un confronto e l'altro. Ciò che però i due non sanno è che, forse, qualcosa dentro di loro sta cambiando, qualcosa che li sta cambiando nel profondo.
Lo stile utilizzato è di tipo narrativo, le parti che descrivono l'interiorità e le emozioni dei due protagonisti, Elena e Leonardo, si alternano a lunghe (forse troppo) porzioni di dialogo, dove si lanciano in conversazioni che spaziano per argomento e serietà. Si parla spesso di musica e di film, si parla del modo di vedere il mondo, si parla di come la vita andrebbe affrontata, si parla della situazione sentimentale e lavorativa. Tutti argomenti di conversazione che permettono al lettore di entrare a stretto contatto con entrambi, coloro che per la maggior parte del tempo dominano le pagine di questo primo volume.
L'autrice del libro ha chiaramente dato ampio spazio ai protagonisti, tanto da inglobarli quasi in una bolla di sapone, tagliandoli spesso fuori da un contesto interessante come quello del teatro.
Gli altri personaggi, come i componenti della compagnia o le colleghe di lavoro di Elena, rimangono in disparte, ne non in sporadiche occasioni dove fanno da collante tra una parte e l'altra o fanno da supporto in un particolare momento. Essi hanno quindi più una funzione di cornice più che quella di poter, teoricamente, mescolare le carte in tavola. Sara ad esempio viene descritta in maniera sommaria, lo stereotipo della ragazza che ha poca voglia di lavorare ma sempre pronta a fare festa. Davide, il fidanzato di Elena, appare come uno che non fa altro che lavorare e con cui non è possibile scambiare più di quattro parole alla volta. Ok, il suo comportamento è finalizzato a un preciso accadimento del libro, ma viene in ogni caso da chiedersi come come abbia fatto Elena a scegliere uno come lui come uomo della sua vita. Le discussioni che hanno sono frammentate, brevi, e prevedibili, tanto da lasciar intuire fin troppo presto quale sia la sorte del loro rapporto.
Dall'altra parte c'è Marco, un ballerino, che ha la fama di donnaiolo ma che poi su finale tira fuori una verve che dispiace non averlo potuto conoscere meglio. C'è una persona molto vicina al cuore di Leonardo (di cui non posso parlare per questione di spoiler), il cui comportamento risulta infantile, perché parla e fa cose che farebbe e direbbe un ragazzino molto più giovane di lui. Questo purtroppo rende poco credibile la presunta omosessualità di Leonardo, a questa viene dato poco spazio, pochi accenni non sono sufficienti a far credere al lettore che quello che leggiamo al riguardo sia vero.
Mi avrebbe fatto molto piacere vedere Elena, molto più coinvolta nelle situazioni di gruppo, mettersi in gioco anche in quel senso, non solo in quello sentimentale e di amicizia con Leonardo, a cui sembra darsi veramente anima e cuore...
Il tema del libro è la ricerca di qualcuno da amare, come ammettono anche gli stessi protagonisti. Da subito, non appena i due fanno conoscenza sul treno, al lettore è chiaro che il rapporto che Elena e Leonardo hanno deciso di costruire è un rapporto diverso dagli altri. I loro argomenti sono "alti", non sono le classiche chiacchiere da bar, non parlano del tempo, ma si interrogano su importanti questioni di vita.Trattandosi di un romanzo, dove ciò che accade deve apparire come una casualità, mi sono più volte chiesto se il loro conversare fosse credibile al 100%. Mi sono messo nei loro panni, chiedendomi se io, incontrando il mio idolo, sarei riuscito allo stesso modo di intavolare conversazioni di quel tipo, soprattutto con una persona che conosco appena.
I due si cercano e si rincorrono, si attirano come calamite, ma a disposizione hanno solo qualche giorno per volta per conoscersi e sapersi apprezzare, devono quindi fare tesoro di quelle occasioni, sfruttare ogni singolo istante, incastrando lavoro e prove a teatro.
Come da titolo poi l'altro tema è la possibilità. "E se..." sono quelle parole che introducono una variabile, qualcosa che potrebbe andare diversamente se solo compiamo una scelta diversa, se siamo disposti a buttarci verso l'ignoto.
Il mio giudizio: E se... è una casualità, la casualità in cui tutti noi vorremmo incappare almeno una volta nella vita. Una favola ad occhi aperti. Una romance che mostra l'amore, la pazienza e la fiducia che due persone dovrebbero cercare l'una nell'altra. Molti dei dialoghi sono stati definiti schietti e diretti, è vero non lo nego, ma trattandosi di un romanzo e non di un testo teatrale dove per forza di cose c'è bisogno di dare voce ai pensieri per far procedere la storia, alcuni potevano essere snelliti, giusto per non appesantire troppo le pagine. Ciò che ha rallentato la lettura, sono i momenti in cui Elena e Leonardo si trovano a Firenze, Milano, e Torino, momenti in cui l'autrice elenca luoghi e monumenti, creando uno strano effetto "guida turistica".
Una storia d'amore che nasce a piccoli passi, senza che i protagonisti se ne accorgano, rispettando il lieto fine che giunge senza colpi di scena e in maniera forse un po' troppo frettolosa. Elena ha del tempo per maturare la sua situazione sentimentale, Leonardo invece sembra risolvere da un pagina all'altra, sembra convincersi dell'amicizia trasformata in amore solo sul finale, con il lettore che già ha compreso tutto prima di lui.
Un libro che consiglio a tutti coloro che amano sognare, che non si arrendono e che amano pensare che il destino, nonostante sembri prendersi gioco di noi, abbia già deciso tutto quanto.
La recensione
L'autrice di questo libro, Eliana Ciccopiedi, racconta la storia di Elena e Leonardo, due ragazzi come noi.
Lei per vivere organizza matrimoni, fa la wedding planner, ha il compito di rendere particolare il giorno in cui due persona si promettono amore eterno. In più è fidanzata da un decina di anni con Davide e adora gli animali. Leonardo invece è un attore, impegnato a portare in giro uno spettacolo musicale assieme alla sua compagnia.
Un giorno Elena è su un treno per recarsi alla location di uno dei matrimoni che è stata incaricata di gestire. Lo stesso giorno anche Leonardo è sullo stesso treno, di ritorno a casa, a Firenze, per una pausa dalle scene. Il destino li affianca uno di fronte all'altra. Elena si trova a fissare il suo attore preferito, che ha seguito con interesse durante il tour, e Leonardo si trova a fissare Elena mentre è assorta nella lettura. Tra loro scatta un'alchimia tale da trascinarlo in una spirale di incontri fugaci a spasso per l'Italia, tra un matrimonio e l'altro, tra una canzone e l'altra, tra un confronto e l'altro. Ciò che però i due non sanno è che, forse, qualcosa dentro di loro sta cambiando, qualcosa che li sta cambiando nel profondo.
Lo stile utilizzato è di tipo narrativo, le parti che descrivono l'interiorità e le emozioni dei due protagonisti, Elena e Leonardo, si alternano a lunghe (forse troppo) porzioni di dialogo, dove si lanciano in conversazioni che spaziano per argomento e serietà. Si parla spesso di musica e di film, si parla del modo di vedere il mondo, si parla di come la vita andrebbe affrontata, si parla della situazione sentimentale e lavorativa. Tutti argomenti di conversazione che permettono al lettore di entrare a stretto contatto con entrambi, coloro che per la maggior parte del tempo dominano le pagine di questo primo volume.
L'autrice del libro ha chiaramente dato ampio spazio ai protagonisti, tanto da inglobarli quasi in una bolla di sapone, tagliandoli spesso fuori da un contesto interessante come quello del teatro.
Gli altri personaggi, come i componenti della compagnia o le colleghe di lavoro di Elena, rimangono in disparte, ne non in sporadiche occasioni dove fanno da collante tra una parte e l'altra o fanno da supporto in un particolare momento. Essi hanno quindi più una funzione di cornice più che quella di poter, teoricamente, mescolare le carte in tavola. Sara ad esempio viene descritta in maniera sommaria, lo stereotipo della ragazza che ha poca voglia di lavorare ma sempre pronta a fare festa. Davide, il fidanzato di Elena, appare come uno che non fa altro che lavorare e con cui non è possibile scambiare più di quattro parole alla volta. Ok, il suo comportamento è finalizzato a un preciso accadimento del libro, ma viene in ogni caso da chiedersi come come abbia fatto Elena a scegliere uno come lui come uomo della sua vita. Le discussioni che hanno sono frammentate, brevi, e prevedibili, tanto da lasciar intuire fin troppo presto quale sia la sorte del loro rapporto.
Dall'altra parte c'è Marco, un ballerino, che ha la fama di donnaiolo ma che poi su finale tira fuori una verve che dispiace non averlo potuto conoscere meglio. C'è una persona molto vicina al cuore di Leonardo (di cui non posso parlare per questione di spoiler), il cui comportamento risulta infantile, perché parla e fa cose che farebbe e direbbe un ragazzino molto più giovane di lui. Questo purtroppo rende poco credibile la presunta omosessualità di Leonardo, a questa viene dato poco spazio, pochi accenni non sono sufficienti a far credere al lettore che quello che leggiamo al riguardo sia vero.
Mi avrebbe fatto molto piacere vedere Elena, molto più coinvolta nelle situazioni di gruppo, mettersi in gioco anche in quel senso, non solo in quello sentimentale e di amicizia con Leonardo, a cui sembra darsi veramente anima e cuore...
Il tema del libro è la ricerca di qualcuno da amare, come ammettono anche gli stessi protagonisti. Da subito, non appena i due fanno conoscenza sul treno, al lettore è chiaro che il rapporto che Elena e Leonardo hanno deciso di costruire è un rapporto diverso dagli altri. I loro argomenti sono "alti", non sono le classiche chiacchiere da bar, non parlano del tempo, ma si interrogano su importanti questioni di vita.Trattandosi di un romanzo, dove ciò che accade deve apparire come una casualità, mi sono più volte chiesto se il loro conversare fosse credibile al 100%. Mi sono messo nei loro panni, chiedendomi se io, incontrando il mio idolo, sarei riuscito allo stesso modo di intavolare conversazioni di quel tipo, soprattutto con una persona che conosco appena.
I due si cercano e si rincorrono, si attirano come calamite, ma a disposizione hanno solo qualche giorno per volta per conoscersi e sapersi apprezzare, devono quindi fare tesoro di quelle occasioni, sfruttare ogni singolo istante, incastrando lavoro e prove a teatro.
Come da titolo poi l'altro tema è la possibilità. "E se..." sono quelle parole che introducono una variabile, qualcosa che potrebbe andare diversamente se solo compiamo una scelta diversa, se siamo disposti a buttarci verso l'ignoto.
Il mio giudizio: E se... è una casualità, la casualità in cui tutti noi vorremmo incappare almeno una volta nella vita. Una favola ad occhi aperti. Una romance che mostra l'amore, la pazienza e la fiducia che due persone dovrebbero cercare l'una nell'altra. Molti dei dialoghi sono stati definiti schietti e diretti, è vero non lo nego, ma trattandosi di un romanzo e non di un testo teatrale dove per forza di cose c'è bisogno di dare voce ai pensieri per far procedere la storia, alcuni potevano essere snelliti, giusto per non appesantire troppo le pagine. Ciò che ha rallentato la lettura, sono i momenti in cui Elena e Leonardo si trovano a Firenze, Milano, e Torino, momenti in cui l'autrice elenca luoghi e monumenti, creando uno strano effetto "guida turistica".
Una storia d'amore che nasce a piccoli passi, senza che i protagonisti se ne accorgano, rispettando il lieto fine che giunge senza colpi di scena e in maniera forse un po' troppo frettolosa. Elena ha del tempo per maturare la sua situazione sentimentale, Leonardo invece sembra risolvere da un pagina all'altra, sembra convincersi dell'amicizia trasformata in amore solo sul finale, con il lettore che già ha compreso tutto prima di lui.
Un libro che consiglio a tutti coloro che amano sognare, che non si arrendono e che amano pensare che il destino, nonostante sembri prendersi gioco di noi, abbia già deciso tutto quanto.
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