Autore: Daisy Raisi
Editore: Self
Pagine: 238
Link per l'acquisto QUI
La trama: Un’aspirante scrittrice e il frontman di una pop band di successo.
Due vite e due personalità estremamente diverse, almeno all’apparenza.
Cosa accomuna il trasgressivo e tenebroso Samuel alla dolce e sognante Caterina?
Perché il loro incontro avvenuto quasi un decennio prima non è stato dimenticato da nessuno dei due?
Per svelarcelo l’autrice ripercorre a ritroso la vita dei due protagonisti, rivelandoci che…
La recensione
Qualche anno fa, poco dopo aver aperto questo mio blog, mi capitò di leggere un'altro libro di questa autrice, Le orme leggere del cuore, una silloge di racconti dove il tema principale era l'amore nelle sue molteplici sfaccettature. All'interno di questa raccolta vi era un racconto che introduceva, se così si può dire, a questa suona nuova pubblicazione.
Quel che resta di noi è la storia di Caterina, detta Kate, e di Samuel.
Caterina vive in Italia, è una donna adulta, che ambisce a fare la scrittrice, per lavoro si occupa di editing, correzione di bozze e valutazione di manoscritti. Samuel vive in Inghilterra, è un ex cantante di una band ormai ritiratosi dalle scene per sfuggire a quella pressione incontenibile. Due persone distanti chilometri e chilometri, ma legati da un sottile filo rosso.
Tra loro c'è stato qualcosa, un qualcosa che avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di più serio, se le esigenze della vita di tutti i giorni non li avesse divisi. Si ritrovano così agli antipodi, alle prese con la loto vita e i loro bisogni, sempre a caccia di un qualcosa che li faccia tornare indietro nel tempo, per rivivere un rapporto ormai naufragato.
Il libro è diviso in parti, ciascuna dedicata ai due personaggi, Caterina e Samuel, che si alternano nella narrazione. Entrambi mettono in luce gli aspetti della loro vita, che cosa fanno per vivere, come vengono scandite le loro giornate. Pur essendo separati sono sempre molto legati, il loro è un rapporto che supera ogni cosa, perché nonostante abbiano avuto altre persone vicino e fatto esperienze totalmente diverse, sono ancora innamorati l'uno dell'alta. Da una parte abbiamo Caterina, che si sforza di non cadere nella tentazione di scovare in rete ogni notizia su Samuel, dall'altra c'è lui che assieme al suo staff sta progettando un grande ritorno sulle scene dopo quasi nove anni di assenza. Quello che Samuel vorrebbe più di tutti è una data in Italia, per capire se Caterina lo verrebbe ad ascoltare, e riallacciare così il suo rapporto con lei. Il manager di Samuel afferma che il pubblico italiano ancora non è pronto e la data continua a slittare.
Caterina di contro, procede per la sua strada, da grande appassionata di musica si reca a Firenze per assistere a un concerto, concedersi una piccola vacanza e divertirsi, ma il suo pensiero corre sempre a Samuel, a come sono stati gli attimi che hanno passato assieme, a come entrambi si capissero a vicenda. Fa anche la conoscenza di Lorenzo, un pittore, che la trascina in modo rocambolesco nel suo studio e la convince a posare per lui. Il paragone con Samuel però è inevitabile, sempre...
Il tema: Quel che resta di noi narra principalmente di una rinascita, è questo il messaggio che l'autrice lancia a tutti noi. Da una parte c'è Caterina che, nonostante abbia dei ritmi di lavoro massacranti, riesce a concedersi qualche piacere, a conoscere nuove persone, a uscire dal suo bozzolo di carta. Dall'altra abbiamo Samuel che, stanco della vita da star, decide di ritirarsi per un lungo periodo prima di riprendere il lavoro e gettarsi nuovamente nella mischia. Il lavoro lo stimola, è la sua vita, ma la maturità l'ha portato a riflettere e a desiderare qualcosa di diverso, lontano da tutto.
I protagonisti viaggiano su binari paralleli, ma che per il momento sono destinati a non incontrarsi ancora, questo mi è dispiaciuto non poco, visto quanto entrambi desiderino un nuovo contatto. C'è stato un attimo in cui ho pensato che questo avvenisse, un momento in cui ho pensato che i due fili narrativi si intrecciassero di nuovo, questo però non succede.
Un libro sulla speranza e sulla perseveranza di un ritorno, anche lontano, ma fortemente voluto. Un amore ormai platonico, a distanza, all'insaputa dell'altro.
Il mio giudizio: Benché l'autrice del libro abbia una discreta preparazione e il suo italiano sia perfetto, ho trovato le vicende di Caterina e Samuel un po' ripetitive, visto il numero di pagine. La storia racconta di un rapporto che continua ad esserci nonostante la lontananza, le parti che si succedono dando voce ai due protagonisti aprono le porte a un mondo fatto di emozioni, sentimenti, e profonde riflessioni. Questo però fa si che la lettura risulti spesso priva di azione, alcuni avvenimenti vengono narrati certo (come il concerto di Caterina, la conoscenza di Lorenzo, oppure il tour di Samuele), ma trattandosi pressoché di ricordi e di speranze, il lettore si ritrova a leggere pagine intere di elucubrazioni, che a lungo andare possono annoiare.
Alcune ripetizioni nei gesti e nel susseguirsi dei giorni rendono ridondante il passare del tempo, e poco credibile lo sforzo che fanno i personaggi per andare avanti con la loro vita.
Durante la lettura il lettore giunge a dei bivi, momenti in cui vorrebbe che la storia andasse in un certo moodo, che venisse mandato un messaggio sul telefono, una lettera, una mail, che una delle date del tuor tocchi l'Italia per dare modo a Caterina e Samuel di ritrovarsi, di rivedersi, l'autrice però ha altro in mente, continuando a rimandare e mantenere le distanze fra i due.
Il libro si conclude proprio come è iniziato e con la promessa di un seguito.
Un libro bene scritto ma che forse aveva bisogno di qualche dialogo in più e qualche stralcio di pensiero in meno, di qualche situazione più coinvolgente per compiacere anche il lettore che desidera fortemente che i due si ritrovino, perchè alla fine sempre di una storia d'amore si tratta...
La recensione
Qualche anno fa, poco dopo aver aperto questo mio blog, mi capitò di leggere un'altro libro di questa autrice, Le orme leggere del cuore, una silloge di racconti dove il tema principale era l'amore nelle sue molteplici sfaccettature. All'interno di questa raccolta vi era un racconto che introduceva, se così si può dire, a questa suona nuova pubblicazione.
Quel che resta di noi è la storia di Caterina, detta Kate, e di Samuel.
Caterina vive in Italia, è una donna adulta, che ambisce a fare la scrittrice, per lavoro si occupa di editing, correzione di bozze e valutazione di manoscritti. Samuel vive in Inghilterra, è un ex cantante di una band ormai ritiratosi dalle scene per sfuggire a quella pressione incontenibile. Due persone distanti chilometri e chilometri, ma legati da un sottile filo rosso.
Tra loro c'è stato qualcosa, un qualcosa che avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di più serio, se le esigenze della vita di tutti i giorni non li avesse divisi. Si ritrovano così agli antipodi, alle prese con la loto vita e i loro bisogni, sempre a caccia di un qualcosa che li faccia tornare indietro nel tempo, per rivivere un rapporto ormai naufragato.
Il libro è diviso in parti, ciascuna dedicata ai due personaggi, Caterina e Samuel, che si alternano nella narrazione. Entrambi mettono in luce gli aspetti della loro vita, che cosa fanno per vivere, come vengono scandite le loro giornate. Pur essendo separati sono sempre molto legati, il loro è un rapporto che supera ogni cosa, perché nonostante abbiano avuto altre persone vicino e fatto esperienze totalmente diverse, sono ancora innamorati l'uno dell'alta. Da una parte abbiamo Caterina, che si sforza di non cadere nella tentazione di scovare in rete ogni notizia su Samuel, dall'altra c'è lui che assieme al suo staff sta progettando un grande ritorno sulle scene dopo quasi nove anni di assenza. Quello che Samuel vorrebbe più di tutti è una data in Italia, per capire se Caterina lo verrebbe ad ascoltare, e riallacciare così il suo rapporto con lei. Il manager di Samuel afferma che il pubblico italiano ancora non è pronto e la data continua a slittare.
Caterina di contro, procede per la sua strada, da grande appassionata di musica si reca a Firenze per assistere a un concerto, concedersi una piccola vacanza e divertirsi, ma il suo pensiero corre sempre a Samuel, a come sono stati gli attimi che hanno passato assieme, a come entrambi si capissero a vicenda. Fa anche la conoscenza di Lorenzo, un pittore, che la trascina in modo rocambolesco nel suo studio e la convince a posare per lui. Il paragone con Samuel però è inevitabile, sempre...
Il tema: Quel che resta di noi narra principalmente di una rinascita, è questo il messaggio che l'autrice lancia a tutti noi. Da una parte c'è Caterina che, nonostante abbia dei ritmi di lavoro massacranti, riesce a concedersi qualche piacere, a conoscere nuove persone, a uscire dal suo bozzolo di carta. Dall'altra abbiamo Samuel che, stanco della vita da star, decide di ritirarsi per un lungo periodo prima di riprendere il lavoro e gettarsi nuovamente nella mischia. Il lavoro lo stimola, è la sua vita, ma la maturità l'ha portato a riflettere e a desiderare qualcosa di diverso, lontano da tutto.
I protagonisti viaggiano su binari paralleli, ma che per il momento sono destinati a non incontrarsi ancora, questo mi è dispiaciuto non poco, visto quanto entrambi desiderino un nuovo contatto. C'è stato un attimo in cui ho pensato che questo avvenisse, un momento in cui ho pensato che i due fili narrativi si intrecciassero di nuovo, questo però non succede.
Un libro sulla speranza e sulla perseveranza di un ritorno, anche lontano, ma fortemente voluto. Un amore ormai platonico, a distanza, all'insaputa dell'altro.
Il mio giudizio: Benché l'autrice del libro abbia una discreta preparazione e il suo italiano sia perfetto, ho trovato le vicende di Caterina e Samuel un po' ripetitive, visto il numero di pagine. La storia racconta di un rapporto che continua ad esserci nonostante la lontananza, le parti che si succedono dando voce ai due protagonisti aprono le porte a un mondo fatto di emozioni, sentimenti, e profonde riflessioni. Questo però fa si che la lettura risulti spesso priva di azione, alcuni avvenimenti vengono narrati certo (come il concerto di Caterina, la conoscenza di Lorenzo, oppure il tour di Samuele), ma trattandosi pressoché di ricordi e di speranze, il lettore si ritrova a leggere pagine intere di elucubrazioni, che a lungo andare possono annoiare.
Alcune ripetizioni nei gesti e nel susseguirsi dei giorni rendono ridondante il passare del tempo, e poco credibile lo sforzo che fanno i personaggi per andare avanti con la loro vita.
Durante la lettura il lettore giunge a dei bivi, momenti in cui vorrebbe che la storia andasse in un certo moodo, che venisse mandato un messaggio sul telefono, una lettera, una mail, che una delle date del tuor tocchi l'Italia per dare modo a Caterina e Samuel di ritrovarsi, di rivedersi, l'autrice però ha altro in mente, continuando a rimandare e mantenere le distanze fra i due.
Il libro si conclude proprio come è iniziato e con la promessa di un seguito.
Un libro bene scritto ma che forse aveva bisogno di qualche dialogo in più e qualche stralcio di pensiero in meno, di qualche situazione più coinvolgente per compiacere anche il lettore che desidera fortemente che i due si ritrovino, perchè alla fine sempre di una storia d'amore si tratta...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaA me non sembra che siano ridotti all'osso. Il vero romanzo introspettivo si articola così. Poi ogni parere è lecito.
RispondiEliminaComunque, per chi fosse interessato, la storia di Sam e Caterina trova il suo sviluppo, la sua trama e il suo compimento in "Un amore di sorpresa", edito di recente da Rizzoli-Gruppo Mondadori.
RispondiElimina